I PRODOTTI SARANNO CONSEGNATI DOPO LE FESTIVITÀ NATALIZIE

I PRODOTTI SARANNO CONSEGNATI DOPO LE FESTIVITÀ NATALIZIE

• SPEDIZIONE GRATUITA IN ITALIA PER TUTTI GLI ORDINI OLTRE I 70€ •

• SPEDIZIONE GRATUITA IN ITALIA PER TUTTI GLI ORDINI OLTRE I 70€ •

Produzione e vendita olio extravergine di oliva pugliese

Orci in terracotta usati: come riutilizzarli dopo aver finito l’olio

Cosa fare degli orci in terracotta usati dopo aver finito l’olio? Ecco qualche idea per usarli in casa e dare loro una nuova vita

Avete presente gli orci in ceramica per l’olio? Se amate gli orci delle collezioni Frantoio Muraglia, ormai lo sapete: un nostro orcio non è mai solo un contenitore per l’olio. La particolarità degli orci che proponiamo per il nostro olio extravergine, infatti, è quella di essere dei veri e propri oggetti di design: non per nulla vengono realizzati e dipinti a mano dai ceramisti pugliesi.

È per questo motivo che ogni nostro orcio è unico. A renderli speciali sono anche le limited edition che proponiamo, come quella firmata da Pierpaolo Gaballo o l’orcio Gallo firmato dalla designer Stella Tasca. Un orcio Frantoio Muraglia, quindi, è qualcosa di più di un semplice contenitore.

Ma cosa fare quando l’olio finisce? Sì, insomma, come riutilizzare gli orci in terracotta usati?

Scopriamo insieme qualche idea per usare un orcio usato in modo diverso.

Orci in ceramica per olio: come venivano usati in passato

Si narra che a realizzare i primi orci furono gli Etruschi: la scoperta che questo contenitore panciuto lavorato a mano poteva resistere al caldo e al freddo e conservare bene l’olio portò poi l’orcio a essere usato dai Romani anche per conservare frumento o vino. Nel 1612 è poi l’Accademia della Crusca a dare una definizione precisa di orcio, un “vaso di terra cotta, per lo più, da tenere olio”. Nel 1906, invece, è Pirandello a usare l’orcio nella sua novella “La Giara”.

Quella bella giara nuova, pagata quattr’onze ballanti e sonanti, in attesa del posto da trovarle in cantina, fu allogata provvisoriamente nel palmento. Una giara così non s’era mai veduta”.

La gigantesca giara in questione, comprata da Don Lollò Zirafa in previsione della raccolta delle olive, è la protagonista della novella. Un ricco proprietario terriero, Don Lollò appunto, compra un’enorme giara per l’olio che, un giorno, viene trovata rotta. Che fare, se non chiamare un artigiano, Zi’ Dima Licasi, che ha scoperto un mastice miracoloso? Ma per Don Lollò il mastice non basta: ci vogliono anche dei punti metallici.

Per riparare la giara secondo le istruzioni di Don Lollò, però, l’artigiano rimane incastrato dentro l’enorme orcio. L’unica soluzione è rompere del tutto la giara, ma nessuno dei due contendenti vuole cedere: Don Lollò vuole un risarcimento per la rottura della giara, mentre Zi’ Dima Licasi preferisce soggiornare nella giara pur di non pagare. Alla fine, sarà proprio Don Lollò, infuriato, a dare un calcio alla giara, che rotolerà giù per la costa e andrà a rompersi contro un ulivo, liberando così l’artigiano.

Insomma, un orcio può avere una storia importante, che addirittura tocca la grande letteratura. Da pieno o da… stranamente pieno, come abbiamo appena visto, un orcio ha una sua personalità, oseremmo dire. Ma persino da vuoto, un orcio è importante. Una volta finito l’olio, però, come usare un orcio in ceramica vuoto?

Cosa mettere in un orcio usato?

In Toscana, già all’epoca dei Medici, l’orcio di terracotta vuoto era solito diventare un contenitore per le piante e quindi anche un oggetto di arredo per giardini e terrazzi. Questa usanza ci dà un’idea per riutilizzare gli orci in terracotta usati: aggiungere alla bellezza dei nostri orci quella della natura.

Ecco comparire allora in mezzo alla tavola del soggiorno un orcio usato, che può diventare uno splendido vaso colorato, perfetto per contenere fiori recisi, come una rosa o un tulipano. Una nota di colore, quella dell’orcio in ceramica, che si unisce a quella dei fiori per dare un tocco di allegria in ogni momento!

Ma gli orci in terracotta usati possono essere utilizzati anche come centrotavola. Tra gli usi alternativi di un orcio, infatti, questo è uno dei più diffusi. Per un pranzo con gli amici, ad esempio; per vivacizzare una tovaglia con un po’ di colore; ma anche se si gestisce un’attività come un bar o un luogo di ristoro. In questo caso, un orcio usato firmato Frantoio Muraglia su ogni tavolo saprà dare uniformità e carattere al locale, oltre che una nota di colore tipicamente pugliese!

Un’altra idea per riutilizzare gli orci in terracotta usati? Trasformarli in simpatici porta-midollini di profumo, da appoggiare magari su una libreria o su un mobile porta-TV. Grazie al loro design unico ed elegante, infatti, gli orci delle nostre collezioni sono perfetti anche per aggiungere un tocco di originale bellezza a un soggiorno. 

Come usare, quindi, gli orci vuoti se, come i nostri, hanno una personalità spiccata e dimensioni ridotte? Fermacarte, centrotavola, portafiori, porta profumo: ecco alcune idee per dare nuova vita a un orcio usato e farlo diventare parte integrante dell’arredo domestico. Del resto, ci vuole bellezza anche nella vita di tutti i giorni: e con gli orci in terracotta usati delle collezioni Frantoio Muraglia, dagli orci Love all’orcio Aragosta, aggiungere una firma di bellezza e un tocco di design in casa è molto semplice!

Magazine

ALTRE buone nuove

In vendita online, in occasione del Salone del Mobile 2024, un orcio di design dedicato a Matera: la collaborazione tra...
L’olio extravergine è perfetto per insaporire le gallette di riso: scopriamo insieme le ricette per trasformarle in uno snack irresistibile...
Sapevi che l’olio evo è utile per l’assorbimento della vitamina D da parte dell’organismo? Scopriamo in che modo L’olio extravergine...