Olio extra vergine d'oliva e ulivi secolari tra storia e leggenda
Siamo abituati da tempo a raccontarvi dettagli e utilizzi dell’olio extravergine d’oliva, un prodotto primario della cucina italiana e della dieta mediterranea. Questo fantastico alimento dalle grandissime qualità nutrizionali e benefiche è radicato nella nostra cultura da millenni: gli ulivi secolari fanno parte dei paesaggi tipici della penisola, che arricchiscono con imponente bellezza e un fascino misterioso, quasi sacro. Piante splendide che portano con sé migliaia di anni di storia, spettatori di avvenimenti che hanno cambiato il mondo e veri e propri protagonisti di miti e leggende.Incredibile vero? Da un solo tipo di albero nasce uno degli alimenti cardine della cucina mondiale, l’olio extravergine d’oliva, ed allo stesso tempo, la scenografia perfetta di quelle numerose storie e tradizioni che ci hanno cresciuti.Iniziamo con un po’ di storia, perché solo partendo da molto lontano potremmo capire il reale valore del nostro ulivo. La sua storia e quella delle sue caratteristiche è profondamente connessa al genere umano; nelle origini del prezioso oro liquido (come lo chiamavano gli antichi egizi), l’olio extravergine d’oliva, storia e mitologia si intrecciano costantemente e in modo estremamente ravvicinato, fino a confondersi.Comparsa per la prima volta probabilmente nell’Asia Occidentale, la pianta dell’ulivo si diffuse in tutta l’area mediterranea, dove il suo culto fu consacrato rapidamente da tutte le religioni che via via stavano diffondendosi in Europa e Medio Oriente.Fin dai tempi degli antichi, infatti, l’ulivo fu considerato un simbolo trascendente di spiritualità e sacralità in quanto sinonimo di rinascita e fertilità, di resistenza alle ingiurie del tempo e delle guerre, simbolo di pace e valore. La pianta dal quale oggi si ricava l’olio extravergine di oliva rappresentava nella mitologia, come nella religione, un elemento naturale di forza e di purificazione. È ormai accertato che la coltivazione dell’ulivo ha origine ad almeno 6.000 anni fa: ne abbiamo numerose testimonianze dai racconti tradizionali, dai testi religiosi e dai rinvenimenti archeologici che costantemente vengono effettuati dai tanti studiosi italiani nell’area del Mar Mediterraneo.La lavorazione dei suoi frutti, le olive, per la produzione di olio d’oliva extravergine divenne ben presto un mercato che si diffuse in tutto il sud dell’Europa e del Medio Oriente costituendo una delle principali risorse economiche del mondo antico. L’olio di oliva divenne in poco tempo un prodotto di uso quotidiano: nell’alimentazione, come nutrimento e per la conservazione di altri prodotti; nel campo della cosmetica e della bellezza, con creme e coadiuvante per massaggi; nel settore farmaceutico, per cui veniva posto in dei piccoli recipienti insieme ad altre essenze officinali. L’olio d’oliva era impiegato anche nelle pratiche sportive (probabilmente già dalle prime Olimpiadi svolte nell’antica Grecia) e come prezioso combustibile per l’illuminazione delle lampade ad olio, per l’appunto. Sulla nostra amata penisola, invece, la coltivazione di questa meravigliosa pianta cominciò nel VII secolo Avanti Cristo dagli Etruschi e dai Romani dal V, che ne estesero lo sviluppo in tutto l’Impero. Con la sua caduta, però, l’olio d’oliva divenne un alimento preziosissimo fino alla fine del medioevo, periodo in cui con la nascita dei Comuni si riprese la coltivazione massiva. Dal Rinascimento, infine, la sua diffusione seguì gli alti e bassi tipici dei cicli della storia, con crescite e decrescite, sino ad arrivare ai giorni nostri.